Il brano ha inizialmente sonorità esclusivamente elettroniche e procede aggiungendo, in maniera prima sommessa e infine prepotente, strumenti elettrici ed acustici.
Il finale, affidato al canto della chitarra elettrica e all’accompagnamento quasi orchestrale dei violini, sancisce l’emersione dell’elemento umano dall’ambiente sintetico.
Ispirata in origine da un testo di Ugo Nicolicchia, la composizione prese poi forma esclusivamente strumentale.
La Mondorux Orchestra e i suoi collaboratori
L’orchestra è composta da:
- Ruggero Dambra (sintetizzatori ed elaboratore elettronico, chitarra e basso elettrici, batteria elettronica)
- Enzo Vitagliano (batteria acustica e rototom)
- Davide Angileri (chitarra elettrica solista)
- Adriano Coluccio, Carole ed Estelle Champrétavy, Sofia Righi, Ginevra Dambra (violini)
Le registrazioni sono state eseguite presso Nappa Studio (rototom), Novenove Studio (batteria acustica), MeatBeat (violini). Il mix è stato curato da Ruggero Dambra.
La grafica è stata realizzata da Ruggero con l’ausilio di un’intelligenza artificiale da lui istruita.